Ixodes Ricinus
NOME COMUNE
Zecca della pecora
DIMENSIONI
Larva esapode ca. 0,5 mm; Ninfa ca. 1,5 mm; Maschio 2,5 – 3,5 mm; Femmine (prima del pasto) 3,5 – 4,5 mm; Femmine (dopo il pasto) ca. 10 mm.
HABITAT
Specie nota a chi ha vissuto o vive in campagna o nei boschi, da alcuni anni sta vivendo un periodo di particolare “popolarità” a causa della sempre maggiore integrazione tra città e foresta. Non è difficile trovarlo sulla bassa vegetazione (erba, cespugli, sottobosco) dove rimane in attesa del passaggio di un ospite. Il periodo in cui è maggiore la possibilità di subire l'aggressione del parassita va da aprile-maggio a settembre-ottobre.
ABITUDINI ALIMENTARI
Zecca a bassissima specificità, può attaccare ospiti molto diversi: mammiferi di grande e piccola taglia, uccelli e persino rettili. Attacca con grande facilità anche l’uomo.
CICLO BIOLOGICO
Uovo > larva > ninfa > adulto (maschio o femmina). Ciclo molto simile a quello di R. sanguineus. Una volta adulta si riproduce e le uova vengono deposte in placche di 4-5 mm. Il ciclo vitale dura da 1 a più anni. In Europa centrale l’attività normale degli adulti di Ixodes ricinus avviene entro un intervallo di temperature di 18-25°C, mentre è limitata attività anche tra 5° e 15°C; l’attività normale delle ninfe si svolge fra 10 e 22°C, quella delle larve fra 15 e 27°C.
DANNI SANITARI
Oltre a tutte le problematiche sanitarie legate alle zecche, questa specie è ritenuta il principale vettore della borrelliosi di Lyme, malattia trasmessa da un batterio (Borrelia burgdorferi) che colpisce progressivamente la pelle, le articolazioni, il sistema nervoso e gli organi interni.