Api e Vespe
Le api e le vespe appartengono all'ordine degli "imenotteri" (ali membranose). Sono temute per le dolorose punture che possono infliggere, per gli incidenti stradali di cui talora sono responsabili, o semplicemente per il fastidio che arrecano. Occorre premettere che è del tutto naturale l’occasionale presenza di qualche ape, vespa, calabrone o altri insetti pungenti, attirati nei pressi o all’interno delle abitazioni da aromi, residui alimentari, ecc. Un problema diverso è legato alla possibilità che questi nidifichino negli edifici o nelle aree di pertinenza, con conseguente possibilità di “indispettirli” inavvertitamente. E’ importante saper distinguere se il problema è dovuto ad api o a vespe.
Oltre che nella forma (le api hanno forma più massiccia e colore tendente al rossiccio, le vespe sono in genere più piccole e giallo chiaro) le principali distinzioni sono:
Durata della Colonia
le vespe formano colonie stagionali che si estinguono in autunno ad eccezione delle regine che svernano solitarie lontane dal nido. Le api formano colonie permanenti costituite da migliaia di individui in cui distinguiamo una femmina fecondata (l’ape regina), i maschi (i fuchi) presenti essenzialmente in primavera e le femmine sterili (le operaie) che hanno il compito di “gestire” la colonia. Quando la regina abbandona il vecchio alveare portando con sé una parte di operaie (sciamatura) al suo posto subentra una nuova regina, cresciuta con uno speciale nutrimento, la “pappa reale”.
Alimentazione
Le vespe si nutrono di alimenti dolci di varia natura (succhi di frutta, conserve,ecc) e sostanza proteiche (carne, pesce, insetti). Le api si nutrono di nettare e polline.
Apparato Pungente
Le vespe hanno pungiglioni lisci che consentono di pungere più volte senza alcun problema. Le api hanno pungiglioni seghettati che dopo la puntura non possono più essere retratti e rimangono infissi nella vittima insieme a parte degli intestini, ciò porta alla morte l’individuo.
Periodo in cui creano disagio
Le api, sono fondamentali per l’impollinazione e sono protette da specifiche disposizioni di legge, possono creare situazioni di allarme durante la sciamatura, nel periodo primaverile. Le vespe, invece, non sono tutelate da leggi ma svolgono anch’esse importanti funzioni nell’ecosistema (distruggono considerevoli quantità di insetti dannosi all’agricoltura); è opportuno, asportare i favi, solo nel caso esista un reale pericolo per le persone. I massimi livelli di disagio si hanno verso la fine dell’estate (agosto-settembre), con lo scioglimento della colonia.