Air Sanitization
La qualità dell’aria all’interno degli ambienti confinati è una prerogativa necessaria al fine di tutelare la salute degli occupanti, i quali sono sempre più consapevoli dell’importanza di respirare aria pulita. Le scarse condizioni igieniche, il sovraffollamento dei locali, o errori di progettazione degli impianti possono essere la causa della diffusioni di inquinanti che permangono nell’aria degli ambienti confinati. Gli impianti di condizionamento aeraulici possono essere il veicolo di numerose sostanze inquinanti derivate da residui di materiali da costruzione, resti di origine animale e/o vegetale, muffe, e batteri.
I rischi all’esposizione degli inquinanti aero-diffusi possono compromettere la salute dei lavoratori o degli occupanti all’interno degli ambienti confinati, come ad esempio locali commerciali, ipermercati, scuole, strutture sanitarie, e ricettive. La correlazione tra alcune patologie e la scarsa qualità dell’aria negli ambienti indoor è dimostrata da evidenze scientifiche.
La sindrome da edificio insalubre, Sick Building Syndrome, ha conseguenze sugli occupanti in termini di malessere generale, difficoltà di concentrazione ed assenteismo, temporanee e che si risolvono con l’allontanamento dall’edificio. Le Building Related Illness sono patologie che permangono nel tempo, in particolare legionellosi, aspergillosi, asma bronchiale e alveolite allergica. La sanificazione dell’aria è pertanto un obbligo da rispettare per garantire una corretta salubrità degli ambienti confinati e per ridurre i rischi di esposizione alle sostanze inquinanti.
La COLSERVICE attua protocolli ispettivi e operazioni di bonifica specifici per risolvere le cause che compromettono l’IAQ, in accordo al D.lgs. 81/08, alle leggi regionali vigenti, e alle linee guida riportanti i requisiti e le prassi da eseguire per garantire la sanificazione dell’aria negli ambienti confinati.