Punteruolo Rosso delle Palme


Rhynchophorus ferrugineus, meglio noto come punteruolo rosso delle palme.
Fin dalla prima segnalazione dell’indesiderata introduzione in Italia del minaccioso curculionide, avvenuta nel 2004, è stato chiaro agli esperti del settore che questo insetto avrebbe lasciato un segno indelebile sul nostro territorio. Colpisce parecchie specie di Arecaceae tra cui le più diffuse palme ornamentali del Mediterraneo, Phoenix canariensis e Phoenix dactylifera, ma anche specie di interesse economico quali la palma da cocco (Cocus nocifera) e la palma da olio (Elaeis guineensis). Altre specie su cui sono stati segnalati attacchi sono Areca catechu, Arenga pinnata, Borassus flabellifer, Calamus merillii, Caryota maxima, Caryota cumingii, Corypha elata, Corypha gebanga, Livistona decipiens, Metroxylon sagu, Oreodoxa regia, Phoenix sylvestris, Sabal umbraculifera, Trachycarpus fortunei, Chamaerops humilis, Washingtonia sp. L’adozione di questa tipologia di piante è stata giustificata nel tempo, dalla facilità di rinverdimento di nuovi quartieri, conferendo un aspetto curato e gradevole all’edilizia urbana. Ma l’arrivo del punteruolo e la sua pronta acclimatazione, processo che possiamo considerare ormai concluso, rischia oggi di stravolgere il nostro ambiente urbano. Le dimensioni dell’insetto adulto variano da 2 a 4-4,5 cm, di colore rosso ferruginoso, con macchie sul pronoto e striature nere sulle elitre. Il rostro, nei maschi è ricoperto di una fitta peluria brunastra.

Predilige palme di grandi dimensioni che vengono attaccate per alcuni mesi e sono la sede prediletta per ricavare nutrimento e portare avanti le fasi di riproduzione. Le migliaia di “vittime” che il rincoforo ha causato in Italia, confermano la forte capacità d’attacco, ottenuta grazie alla sua capacità di adattamento e alla mancanza di nemici naturali. Analizzando le fasi dell’attacco, vediamo che gli adulti, in genere maschi, raggiungono in volo una prima palma, che ha una funzione attrattiva a causa delle ferite derivanti da potature o sagomature dello stipite. Il rincoforo, arrivato nei pressi della pianta, comincia la sua scalata raggiungendo dapprima le superfici dei tagli, ancora umide, e affondando il rostro comincia a nutrirsi dei tessuti teneri. 

Successivamente segue la fase di richiamo che viene captata dagli altri individui, adesso femmine, dando vita alle fasi di accoppiamento. Segue la deposizione delle uova (200-300 per ogni femmina) ad una profondità di circa 3-4 millimetri, da queste escono le larve che cominciano a scavare la pianta fino ad interessare tutta la regione della corona fogliare. Crescendo, si muovono verso il centro dello stipite della palma dove scavano tunnel che confluiscono in larghe cavità. Una volta mature, si preparano un riparo ellittico costituito dalle fibre interne o fogliari. Dopo 14-21 giorni fuoriescono gli adulti. 

Le giovani foglie centrali sono le prime a morire e marcire mentre le restanti, prima della morte della pianta, fanno assumere alla chioma il caratteristico aspetto ad ombrello aperto, a causa delle lesioni provocate alla base dei piccioli fogliari. Quando la palma assume tale forma è già completamente compromessa ed in poco tempo si avrà il disseccamento totale, con collasso, cedimento del rachide e caduta delle foglie. (…) La gestione delle infestazioni del Rincoforo è disciplinata dal Decreto del 9 novembre 2007 circa le “Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il Punteruolo rosso della palma Rhynchophorus ferrugineus Oliver” (G.U. n. 37 del 13.09.2008).

Il protocollo operativo prevede che, una volta individuate le piante infestate si provveda alla loro eliminazione e distruzione prima che gli adulti abbandonino la palma, ed impedendo così le successive infestazioni e diffusioni dell’insetto. Allo stato attuale, la maggiore difficoltà degli studiosi, risiede nel praticare una diagnosi precoce al fine di impedire la riproduzione del coleottero. Pratica utile al fine di contenere l’attacco del Rhynchophorus ferrugineus, è la modifica del calendario per le operazioni colturali. Ad esempio, se si fa coincidere la potatura delle piante con la stagione invernale, o comunque, si curano i giardini durante la stagione fredda, si può scongiurare l’attacco del rincoforo, perché manifesta una bassa attività al di sotto dei 20 °C. Inoltre, si potrebbe limitare la potatura alla sola asportazione delle foglie secche, evitando così ferite utili all’attacco e garantendo così una maggiore salvaguardia della pianta. 

Interessanti sono le prospettive di adozione di tecniche di lotta integrata che presuppone l'adozione di tecniche combinate che agiscono a vari livelli: monitoraggio della popolazione (mass trapping), esame delle palme al fine di una diagnosi precoce, misure di profilassi che consistono nell'eliminazione dei possibili siti di riproduzione, nella bonifica dei possibili focolai d'infestazione (es. giardini e palmizi abbandonati), mantenimento delle piante in buono stato fitosanitario, ricorso ai trattamenti chimici preventivi e curativi, trattamenti di endoterapia e attuazione di regolamenti che impongono misure fitosanitarie, educazione e divulgazione.

1
10
2
3
4
5
6
7
8
9

L'Azienda

Chi Siamo

Colservice nasce nell’anno 2000 da un’iniziativa di due soci che, grazie alle numerose esperienze professionali maturate in più di vent’anni per la soluzione delle problematiche di igiene ambientale, ha permesso all’azienda di affermarsi sul mercato riuscendo in poco tempo ad ottenere importanti consensi. La formazione in importanti aziende nazionali ed europee operanti nel campo della disinfestazione e bonifica ambientale, in Università e centri di ricerca, nonché la partecipazione a corsi di aggiornamento su tecniche, nuovi principi attivi ed attrezzature hanno portato l’azienda a raggiungere un alto livello competitivo, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato.

Qualità e Professionalità

Qualità e Professionalità

Dove Interveniamo

Dove Interveniamo

Attrezzature e Automezzi

Attrezzature e Automezzi

Dove Siamo

73048 Nardò (LE) - Italy
C.so Italia, 56

Telefono e Fax

Tel. +39.0833.572415
Fax +39.0833.830370

Mobile

+39.380.4376510
+39.380.4376510

Mobile

+39.348.3112112
+39.393.9430814

COLSERVICE

Il Laboratorio e gli Infestanti

Laboratorio

Laboratorio

Infestanti

Infestanti

Il sito colservice.it utilizza cookies per migliorare l'esperienza di navigazione degli utenti. Chiudendo questo banner si acconsente all’uso dei cookies.