Cosa significa respirare aria pulita
La qualità dell’aria all’interno degli ambienti confinati è una prerogativa necessaria al fine di tutelare la salute degli occupanti, i quali sono sempre più consapevoli dell’importanza di respirare aria pulita. Le nostre abitudini però non fanno altro che aumentare l’esposizione agli agenti areo-dispersi che inquinano l’aria. Infatti, durante la giornata trascorriamo più del 90% del nostro tempo in ambienti chiusi e la restante parte all’aria aperta o usando mezzi di trasporto.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il 92% della popolazione respira aria inquinata. Facendo un paragone tra quello che mangiamo e quanto respiriamo, la quantità di aria che immettiamo nei nostri polmoni è almeno 4000 volte superiore. Se poi aggiungiamo che l’aria interna è inquinata 10 volte di più di quella esterna, il rischio di essere esposti aumenta notevolmente.
Quali sono le cause di inquinamento a cui dobbiamo stare attenti?
Le scarse condizioni igieniche, il sovraffollamento dei locali, o errori di progettazione degli impianti possono essere la causa della diffusioni di inquinanti che permangono nell’aria degli ambienti confinati. Le sorgenti da cui si generano possono essere molteplici e diverse, e la concentrazione può variare a seconda dell’inquinante stesso, ma anche dalla ventilazione dell’ambiente in cui risiede il contaminante. Molto importante è anche l’abitudine degli occupanti e delle loro attività all’interno degli ambienti chiusi. Fonti inquinanti possono essere di origine chimica, fisica o biologica, e i sistemi di condizionamento dell’aria possono diventare terreno di coltura per muffe e altri contaminanti microbiologici. La ventilazione, in questo caso, diffonderebbe gli agenti in tutto l’edificio. Alcuni dei microrganismi patogeni e di allergeni sono ancora oggetto di studio.
Le conseguenze sulla salute degli inquinanti indoor
Le conseguenze sulla salute degli occupanti che sostano all’interno degli ambienti confinati possono essere differenti. Le malattie associate all’edificio, Building-related Illness, sono le più pericolose in quanto, a differenza della sindrome dell’edificio malato, Sick-Building Syndrome, che si risolvono allentandosi dall’edificio, hanno un quadro clinico ben definito. Si riferiscono a malattie respiratorie, asma, febbre da umidificatori, alveoliti allergiche, legionellosi, ecc..
Esiste anche la Multiple Chemical Sensitivity Syndrome, ossia la sindrome da sensibilità chimica multipla, associata alle reazioni negative dell’organismo a concentrazione che generalmente alcuni soggetti riescono a tollerare. Le conseguenze dell’inquinamento indoor non hanno soltanto impatto sulla saluta ma anche a livello economico. Come riportato nel rapporto ISTISAN, il danno economico dovuto all’inquinamento dell’aria all’interno degli ambienti confinati è elevato tanto quanto quello sociale. La malattia più frequente riscontrata è l’asma bronchiale, con un impatto sanitario di 160.000 casi all’anno e un costo diretto di più di 80 milioni di euro, a causa di allergeni quali acari, muffe e forfore animali.
Il veicolo
La percezione ottimale dei parametri termo igrometrici (temperatura, umidità e ventilazione) e la qualità dell’aria respirata (pulita) sono gli aspetti fondamentali che definiscono il comfort indoor. Gli impianti di condizionamento sono i responsabili dei fattori microclimatici, ma possono diventare anche il veicolo di numerose sostanze inquinanti derivate da residui di materiali da costruzione, resti di origine animale e/o vegetale, muffe, e batteri.
In particolare, gli impianti di condizionamento aeraulici, prelevano l’aria dall’esterno e la fanno convogliare all’interno dell’unità principale di trattamento, passando dalle batterie e dalla camera di miscelazione. Trattata la temperatura e l’umidità, è spinta dai ventilatori all’interno delle condotte per essere immessa all’interno degli ambienti tramite bocchetta di ventilazione.
Durante il passaggio l’aria può contaminarsi per effetto della presenza di polvere, acari, muffe, batteri , ecc., purtroppo non visibili se non con strumenti di ispezione specifici. L’aria veicola il passaggio di questi contaminanti all’interno del nostro corpo senza che noi ce ne rendiamo conto. Il pericolo all’esposizione può divenire sempre più elevato se gli occupanti sostano più a lungo all’interno degli ambienti. In molti di questi casi, la contaminazione dell’aria non è sospettabile, in quanto non ci si pone il problema di un eventuale insorgenza di agenti patogeni che possano compromettere lo stato di salute degli occupanti.
Le soluzioni e le strategie da adottare
L’obiettivo principale della prevenzione è di ridurre al minimo i rischi per la salute rendendo quindi l’aria interna più salubre. Pertanto, la riduzione della presenza di contaminanti nell’aria è lo scopo di chi esegue la pulizia e la sanificazione degli impianti aeraulici. La COLSERVICE grazie alla combinazione di tecnologie avanzate, all’esperienza e la professionalità del suo staff tecnico offre servizi altamente qualificati riguardanti la sanificazione degli ambienti confinati (Indoor Air Quality) e degli impianti HVAC (Riscaldamento, Ventilazione e Condizionamento dell’aria).
La COLSERVICE, iscritta ad AIISA (Associazione Italiana Igineisti Sistemi Aeraulici) e al NADCA (National Air Duct Cleaners Association), si avvale dei suoi professionisti ASCS (Air System Cleaning Specialist) per attuare i protocolli di ispezione visiva e tecnica, effettuando i controlli delle polveri di superficie e di volume, nonché i prelievi per il controllo microbiologico eseguito presso laboratorio accreditato, verificando la carica batterica e micotica dei punti più sensibili dell’impianto. L’UTA è bonificata grazie ad attrezzature che lanciano acqua ad alta pressione, trattando con agenti schiumogeni ed acqua le vaschette di raccolta e le batterie.
Le condotte sono pulite accuratamente con aspiratori di grosse portate e per mezzo di aria ad alta pressione e spazzole rotatrici. Le polveri, i sedimenti e il particolato vengono fatte convogliare all'interno di un contenitore per il successivo smaltimento. Grazie ad una telecamera ad alta risoluzione si verifica lo stato di avanzamento della bonifica rilevando in tempo reale tutte le fasi della pulizia e della sanificazione per la successiva documentazione fotografica e relazione tecnica. La sanificazione è eseguita mediante tecnologie innovative che prevedono l’impiego di Ozono, di Biocidi o di Presidi Medico Chirurgici registrati dal Ministero della Salute.